La magia luminosa di Segantini

Giovanni Segantini a Palazzo Reale , una mostra mozza fiato, letteralmente. Un esperienza sensoriale che non si limita alla sola visione ma ci fa sentire l'aria tersa di montagna all'imbrunire e ci fa socchiudere gli occhi nel pomeriggio, abbacinati dal sole. Portarlo a scuola è stata una scommessa. Sapevo che proporlo, nonostante la contestuale mostra importante a Milano, avrebbe accolto poche adesioni. Segantini è risultato essere ciò che è stato in vita, un personaggio defilato, riservato, che si fa notare poco rispetto a nomi quali Van Gogh, Mirò, Picasso o gli Impressionisti francesi che ci fanno dimenticare la grandezza dei nostri macchiaioli e dei nostri divisionisti.

Eppure è immediata la scoperta di un grande personaggio, quasi leggenda, che va oltre la genialità dell'artista e ci fa scoprire l'uomo della montagna vissuto tra i rifugi dei grigioni in comunione quasi mistica con la natura. Bellissime le foto dell'artista fra le nevi perenni con gli sci ai piedi e il cavalletto e la valigia dei colori sulle spalle. Altra grande sfida è stata riuscire a riportare in laboratorio la grande protagonista delle opere di Segantini: la Luce!

Come rendere quella luminosità e quel chiarore che si diffonde dalla tela e che investe lo spettatore? Così e nato questo laboratorio, con un piccolo libro d'artista che, rifacendosi al "Ritorno dal bosco", rievoca paesaggi innevati e diventa un tatrino di luce. Abbiamo lavorato con carta bianca da strappare con le mani e fili di cotone colorato....Alla fine è bastato accendere una luce e rivivere la magia!

Piccola Accademia del Parco. Sandra Rettori. segantini.png